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da Cappuccio Rosso:
…ed entra la foresta,
e il buio e poi
2 zanne-falci:
un respiro e
ti ha digerita
il tempo, ti ha
ritornato al
tondo della
pancia.
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Acqua smossa
Volto la testa da te
verso un altro mare,
lascio tracce di parole
scie dei nostri ricordi:
il cappotto mi tiene la forma
sennò sarei neve al sole.
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questa nostra
che sia un’unione
di forbici: taglia
i capelli, gli orli,
Tra noi la voce non
conduce e arriva, come
phon dentro l’acqua,
ma si ferma come
d’interruttore,
acceso o spento
a casaccio.
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So le ossa come numeri
primi, dritte senza il riparo
di radici, le so nell’acqua,
le so pali a indicare le
distanze, ABC, cannucce
di linfa, esperanto,
le so fosforescenti oltre la pelle,
le so che non muoiono, che non si rompono
davvero, ma sillabe, le so che me le
sento da sempre, da subito, sputarmi
le parole dentro i nervi. || Read more
Sono diventata altra
bevendomi l’oceano in un sorso,
per 8 ore di volo,
cambiandomi gli occhiali e l’orologio.
Ho scritto di me in altra lingua
e sognato doppiata
pesato in modo diverso, altre molecole
e la distanza non è mai la stessa
anche se conti. || Read more