Da “Fiato. parole per musica”
2006
Acqua smossa
Volto la testa da te
verso un altro mare,
lascio tracce di parole
scie dei nostri ricordi:
il cappotto mi tiene la forma
sennò sarei neve al sole.
E come acqua smossa
nella mia testa
con ogni tua parola
mi fai cerchi nel lago del cuore.
Mi perdo nei liquidi
sgonfiandomi di pianto
bicchiere d’acqua sarò
arriverò dal mare una mattina.
Bevimi a gocce,
bevimi a sorsi
che io sia in te
in ogni tuo passo.
Perdersi
Ogni sogno una nebbia di corpi,
gli occhi in coccio per ogni tuo sguardo.
Se ogni volta che sudo ti perdessi
sarei a buon punto.
Perdersi,
perderci:
essere il nero inchiostro
che ci scrive.
Invece torni in gola ogni mattina
Non c’è sindone di te nel mio lenzuolo,
non passi come febbre che s’asciuga,
ma sei tu, il più nero inchiostro che mi scrive.
Perdersi,
perderci:
essere il nero inchiostro
che ci scrive.
Accendi la candela del tuo occhio,
che io ti veda da qui, così lontano,
luce, sulle mie braccia d’acqua
riflesso, come su di un cucchiaio.